#IoEsco: disobbedienza civile contro il coprifuoco

Art. 13 della Costituzione
“La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”.

Art. 16 della Costituzione  “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce
in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”.

La violazione della riserva di giurisdizione nelle “restrizioni della libertà personale” e l’assenza di fondamento scientifico che giustifichi la “ragione sanitaria” di limitare la libertà di circolazione, non di soggetti determinati (ad es., positivi al covid-19), ma di tutti i residenti sul territorio della Repubblica, rende il coprifuoco una compressione illegittima delle libertà costituzionali.
Lo stesso Comitato Tecnico Scientifico, in una nota rilasciata ad AGI il 21 aprile, sostiene senza mezzi termini che quella sul coprifuoco “è sempre stata una decisione politica”, non basata su uno specifico parere scientifico dello stesso Comitato. [1] Ciò non deve peraltro stupire: basti pensare che il coprifuoco non era in vigore neanche lo scorso anno, pur in assenza di vaccini e protocolli di cura validi contro il covid.
Peccato, però, che le nostre libertà e i nostri diritti costituzionali non sono e non possono essere alla mercé della politica.[2]
Non solo la libertà di circolazione, ma anche il diritto al lavoro (Art. 4 Cost.) rischia di essere compromesso irrimediabilmente in molti settori (dalla ristorazione, ai bar, ai pub e agli spettacoli dal vivo), se verrà mantenuto il coprifuoco anche con l’avvicinarsi del periodo estivo. Infatti se da un lato il bel tempo e le alte temperature, permettono lo svolgimento di tali attività all’aperto, dall’altro rendono tali attività impraticabili prima di un’ora prossima a quella dello stesso coprifuoco. Il coprifuoco che penalizza queste attività lavorative all’aperto risulta ancor più odioso se si pensa che i più recenti studi scientifici hanno mostrato come non più di un contagio ogni 1000 (secondo altri studi anche meno) avviene in spazi aperti e mentre secondo lo stesso Istituto Superiore di Sanità l’80% dei contatti si verifica in ambienti domestici. [3] 👩‍🔬
Il prezzo da pagare è, peraltro, davvero insostenibile per regioni come quelle meridionali che vivono l’estate all’aperto e in cui, al contempo, ristoranti, bar e pub rappresentano, insieme al turismo, l’asse portante dell’economia e dell’occupazione, in particolare giovanile e femminile (categorie che già soffrono più di altre il dramma della disoccupazione e della precarietà).
L’arbitrio può trovare limite solo nella resistenza dei cittadini. A tutti o quasi sarà capitato di violare il coprifuoco, di tornare a casa dopo le 22, perché di ritorno da una visita, da un parente, da una cena o da un’uscita, inventandosi una scusa e sperando magari di non essere scoperti e multati. 🔥
Ora è il momento di farlo tutti insieme e di dire la verità: siamo fuori casa dopo le 23 per “ragioni politiche”, per difendere i nostri diritti costituzionali.
Questa è una campagna di disobbedienza civile: le nostre azioni saranno illegali, ma legittime, perché il coprifuoco è legale, ma illegittimo.
Dobbiamo essere pronti ad andare incontro alle conseguenze, ma la renderemo una festa popolare 🥳

📝Ecco, le istruzioni📝
E’ possibile partecipare da tutta Italia. Anche dai paesi più piccoli.
Partecipare alla campagna di disobbedienza civile #IoEsco è facilissimo: basta indossare qualcosa di bianco (maglione, felpa, maglietta, camicia) e uscire di casa ogni sera, dopo le 22, a partire dalla data simbolica del 25 aprile, Festa della Liberazione e anniversario di vittoriosa Resistenza 🇮🇹
Ognuno è libero di scendere di casa dopo le 22 per fare ciò che più gli aggrada: respirare la libertà e l’aria fresca della sera, fare una passeggiata, fumare una sigaretta, incontrare amici per strada, fare un giro in macchina ad ascoltare musica, fare un carosello con il tricolore come se l’Italia avesse il mondiale e così via… Chi vuole può recarsi anche nelle piazze principali dei centri delle propria città per incontrare altri disobbedienti: ognuno di noi è libero di postare nell’evento gli eventuali luoghi di incontro nelle varie città.
La libertà è spontanea. Basta, #IoEsco.


⚠Importante: fare foto, video, storie e postarli sui social e in questo evento con il tag #IoEsco e #NoCoprifuoco. La campagna di disobbedienza civile sulle piazze virtuali è altrettanto importante che quella per le strade.⚠
Non dimenticare il dress code: bianco 🥼

E’ importante essere assolutamente pacifici e non violare altre norme di comportamento anti-covid che non sia il coprifuoco. Per vincere la battaglia, deve essere circoscritta e non violenta 🕊

In caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si deve semplicemente dichiarare di essere fuori di casa nel libero esercizio della propria incomprimibile libertà personale e di circolazione e in pubblico dissenso rispetto alla regola del coprifuoco. Non esercitare alcuna resistenza alle forze dell’ordine: il disobbediente civile accetta le conseguenze delle sue azioni, sapendo che ogni multa elevata darà solo pubblica mostra dell’ingiustizia della norma contestata. Ogni multa elevata darà anche modo al nostro team di legali di impugnare la sanzione per far rilevare l’incostituzionalità del coprifuoco. [4]
In ogni caso, la libertà e il lavoro non hanno prezzo.
Non è una manifestazione, né un flash mob che si svolge in una singola occasione. E’ una lotta attuata con il mezzo della disobbedienza civile. Si svolgerà ogni sera finché il coprifuoco verrà rimosso.

Ora non devi far altro che condividere questo evento, aspettare il 25 aprile, prepararti per uscire di casa ogni sera vestito di bianco dopo le 22 ad esercitare la tua libertà di circolare liberamente e ricordarti di riprendere e condividere sui social l’azione con il tag #IoEsco.
Quando la palla di neve diverrà valanga, creeremo una pressione pacifica ma incontenibile. Né 22, né 23, il coprifuoco cadrà: #IoEsco 🚶‍♂

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